CONOSCERE IL CERASUOLO DI VITTORIA DOCG

person Pubblicato da: Giuseppe Calì Sopra:

QUELLO CHE DEVI SAPERE SUL CERASUOLO DI VITTORIA DOCG

In questa breve guida vi condurrò dentro la storia intesa come serie di vicessitudini che un vitigno pregiato quanto antico ha vissuto dalla sua "nascita" ad oggi.

Mi piace ricordare sempre che il fattore determinante nella produzione di vino di qualità è L' UOMO con la sua esperienza con il suo lavoro con la sua passione. I fattori territoriali e pedo-climatici sono sicuramente altrettanto importanti e determinanti nel ridare la giusta complessità sensoriale ad un vino di qualità, ma l'uomo è all'apice della piramide di tali fattori perchè si fa testimone di secoli di storia, esperienze e duro lavoro legato alla coltivazione di un vitigno.

Proprio per questo bisogna fare riferimento alla storia del Cerasuolo di Vittoria DOCG ed alle vicessitudini che lo rendono l' unico DOCG Siciliana.

UN PO' DI STORIA DEL CERASUOLO DI VITTORIA DOCG

La storia del Cerasuolo di Vittoria coincide con la storia di un fertile e prolifico lembo di terra Siciliana ed in particolare la zone Sud-Orientale dell' isola.  Infatti, la vitivinicoltura si diffuse in questa parte di Sicilia durante la colonizzazione greca, (VII-VI sec. a.C.), prima con la fondazione di Siracusa, la più importante città greca dell’isola e, successivamente, con la fondazione da parte dei siracusani della colonia di Kamarina, costruita alla foce del fiume Ippari, nell’attuale territorio della provincia di Ragusa e, dunque, nel comprensorio di produzione della docg “Cerasuolo di Vittoria”. 

A testimonianza di tale diffusione in questa particolare striscia di territorio Siciliano, possiamo vantare numerosi reperti il più importante dei quali è sicuramente una lamina di piombo arrotolata, che è un vero e proprio atto notarile di vendita di un terreno coltivato a vite, compreso tra i fiumi Ippari ed Irminio, il cui compratore era un donna proprietaria di una rivendita di vini, a conferma quindi che in quella data (III sec. A.C.) esisteva già la produzione di vino ed era inoltre oggetto di commercio.

La data storica che, però, diede vita a quello che oggi è il Cerasuolo di Vittoria, quindi una DOCG affermata e conosciuta in tutto il mondo, è molto posteriore rispetto a l’atto notarile di cui sopra. Infatti, parliamo del 1606 quando, cioè, una importante nobildonna dell’epoca, Vittoria Colonna Henriquez, contessa di Modica, decise di fondare la città di Vittoria, e per incentivarne l’urbanizzazione regalò ai primi 75 coloni un ettaro di terreno, a condizione che ne coltivassero un altro a vigneto.

Grazie a questa politica, che oggi chiameremmo espansionistica, la quantità di vino prodotto in queste zone aumentò esponenzialmente contribuendo notevolmente al reddito della popolazione locale.

Ormai la strada per il successo era segnata tant’è che il vino di queste zone riceveva tante riprove sociali anche da parte di illustri cittadini dell’epoca quali ad esempio l’abate Paolo Balsamo che nei suoi appunti di viaggio attraverso la Contea di Modica (1808) asserisce che la campagna di Vittoria è ricca di vigneti e si produce vino che considera il migliore tra quelli da pasto di tutta la Sicilia oppure il fiorentino Domenico Sestini trasferitosi a Catania come bibliotecario al servizio del principe di Biscari, che dà una importante testimonianza della vitivinicoltura di questa zona della Sicilia; nella lezione che tenne nel 1812 all’Accademia dei Georgofili sui vini del territorio di Vittoria, elogia la qualità di questi vini e ne descrive i vitigni, il sistema di impianto e di coltivazione, la fertilità dei terreni, le modalità di vendemmia e vinificazione.

Per rendere idea del successo dei vini di Vittoria basti pensare che nel 1860 l’esportazione arrivò ai 300 mila ettolitri. Purtroppo verso la fine del xix secolo la vitivinicoltura Europea e quindi anche quella di Vittoria, subì la diffusione dell’epidemia della Fillossera che portò alla distruzione di gran parte dei vigneti della Sicilia e, Vittoria, con la sua spinta specializzazione viticola, pagò a caro prezzo la scelta monoculturale; migliaia di piccoli proprietari caddero in rovina. Agli inizi del XX secolo si diffuse la tecnica dell’innesto su vite americana resistente alla fillossera,  ma i piccoli proprietari e mezzadri erano totalmente privi di capitale per procedere ai reimpianti, per cui fu ad opera di grosse famiglie proprietarie terriere che si procedette alla riconversione dei vigneti.

La crisi economica conseguente alla fillossera e la guerra commerciale con la Francia segnarono il declino della produzione dei vini ad alta gradazione ed ad intenso colore, che venivano esportati in Francia come vini da taglio, ed aumentò la produzione dei vini da pasto a più moderato tenore alcolico, profumati e freschi, antesignani degli attuali vini a DOCG “Cerasuolo di Vittoria”. Per finire questa breve parentesi di storia dobbiamo ricordare un’ altra data fondamentale per i vini di Vittoria: il Decreto Ministeriale del 13 Settembre 2015 che sancisce il passaggio dei vini “Cerasuolo di Vittoria” da DOC a DOCG avvenuto nel 2005.

Da allora il Cerasuolo di Vittoria è riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo per quello che è: una DOCG.

Le caratteristiche chimico-fisiche equilibrate di questo vino contribuiscono all' equilibrio gustativo; Si presenta con un colore tipico, dal rosso ciliegia al violaceo, che con l’invecchiamento tende al granato; un odore dal floreale al fruttato, che si connota decisamente di ciliegia; un sapore secco, pieno, morbido ed armonico. Il terrori di produzione e l’esposizione prevalente dei vigneti, localizzati in zone particolarmente vocate alla coltivazione vite, concorrono a determinare un ambiente adeguatamente ventilato, luminoso, favorevole all’espletamento di tutte le funzioni vegeto produttive della pianta. Anche la tessitura e la struttura chimico-fisica dei terreni interagiscono in maniera determinante con la coltura della vite, contribuendo all’ottenimento delle peculiari caratteristiche fisico chimiche e organolettiche dei vini della DOCG “Cerasuolo di Vittoria”.

I suoli che si formano sui calcarei sono infatti, quasi sempre, poco profondi, di colore rosso vivo, ricchi di ferro e di minerali metallici; le radici della vite si approfondiscono sino a raggiungere il calcare ed, al contatto fra questo e la terra rossa , trovano un po’ di frescura e un grado maggiore di umidità; ciò consente un’alimentazione idrica e minerale più in profondità che risulta assai importante specialmente nella fase di post invaiatura , evitando pericolosi blocchi di maturazione per stress idrico.

Anche il clima dell’areale di produzione caratterizzato da inverni miti, con scarse piogge nei mesi estivi , forti escursioni termiche giornaliere, specie nel periodo di luglio-agosto sono tutte caratteristiche che si confanno ad una viticoltura di qualità. L’epoca di vendemmia nella zona costiera dell’areale di produzione è la più precoce, anticipata di 2-3 settimane rispetto alla zona di alta collina, nella zona di media collina la vendemmia si effettua nella seconda metà di settembre e nella zona di alta collina avviene nella prima decade di ottobre.

Questo protrarsi della maturazione nella zona di alta collina è dovuto sia alla temperatura media dei mesi marzo-maggio, che è più bassa che nelle altre zone e, quindi il germogliamento e la fioritura si manifestano in ritardo, sia alla maggiore piovosità del mese di maggio che finisce per allungare ulteriormente la data di vendemmia.La secolare storia vitivinicola di questo territorio, dall’epoca greca e romana fino ai giorni nostri, attestata da numerosi documenti, è dunque la generale e fondamentale prova della stretta connessione ed interazione esistente tra i fattori umani e la qualità e le peculiari caratteristiche dei vini della DOCG “Cerasuolo di Vittoria”.

La cultura del vino è legata intimamente alla vita della popolazione fin dai tempi più remoti, di come l’intervento dell’UOMO nel particolare territorio abbia, nel corso dei secoli, tramandato le tradizionali tecniche di coltivazione della vite ed enologiche, le quali nell’epoca moderna e contemporanea sono state migliorate e affinate, grazie all’indiscusso progresso scientifico e tecnologico, fino ad ottenere i rinomati vini “Cerasuolo di Vittoria”.